martedì 15 dicembre 2009

migliori del decennio

in effetti questo decennio, per tanti aspetti fra i peggiori di sempre, sta finendo..musicalmente..bò..butto giù qualche disco che mi è piaciuto.ne scorderò alcuni,senza dubbio..ma li agiungerò
direi tutto quel che han fatto LITTLE AXE cioè champagne and drift e stone cold ohio
poi direi HELIOCENTRICS..sia l'omonimo album che quello con MULATU ASTAKTE
aggiungo i 2 o 3 non ricordo di TINARIWEN..perchè sentire dei tuareg che fan blues è un bel sentire..a volte la globalizzazione fa del buono
mm..BALKAN BEAT BOX..non male
poi di LASWELL direi il progetto con method of defiance e con ZAKIR HUSSEIN
sempre LASWELL con JAH WOBBLE con radioaxion
DE FACTO..dub ottimo
il disco di AFRICAN HEAD CHANGE

poi mi verrà altro in mente

5 commenti:

naotodate76 ha detto...

Torno dopo tanto...ma io non trovo questo decennio cosi' terribile, sicuramente poco inoovativo ma ci son stati secondo me gruppi non male...Muse su tutti che a me piacciono molto e che dal vivo (visti 2 volte l'ultima un mesetto fa) sono semplicemente straordinari per la bravura di MAtthew Bellamy che dal punto di vista tecnico come musicista non ha da invidiare un granche' a nessuno...e' un mostro.
So che mi piglierai a parole ma a me piacciono i Placebo forse piu' sulle covers che sulle loro cose ma la cover che hanno fatto di Running up that hill di Kate Bush e' straordinaria...questo per citare due gruppi molto pompati.
Per andare piu' nell'alternativo: God is an Astronaut e sullo stesso genere i Collapse under the empire...entrambi i gruppi molto interessanti; un po' diversi ma con un suono originale i Fleet Foxes...per il resto i buoni dischi son stati fatti da chi era gia' sulla scena il decennio precedente o addirittura gia' da prima.

brazzz ha detto...

non terribile.ma niente di che,come il precedente..la verità èche la musica buona esiste,ma per asurdo è ancora più difficile di una volta trovarla.la distribuzione nei negozi ormai si riduce solo a poche cose,se non ci fosse lamrete sarebbe impossibile.

naotodate76 ha detto...

Sulla distribuzione sono assolutamente discorso ma in realta' e' il gatto che si mangia la coda...la distribuzione e' dovuta diventare selettiva e puntare solo alle cose maggiormente commerciali e che vendono proprio per lo sviluppo della rete che sotto certi punti di vista ha "banalizzato" la musica come tante altre cose...la rete e' allo stesso tempo un bene ed un male in qualsiasi campo non solo musicale...

brazzz ha detto...

mm,non credo,.la banalizzazione della musica ,soprattutto dell'offerta,parte dalle case discografiche..ho alcuni amici che han piccoli negozi,sai che le major, in sostanza,non li riforniscono,perchè mandano le cosovviamente banalità da classifica)agli iper e via dicendo?..anni fa in quesi negozietti le cose le trovavi,ora no..il problrma è che le major, in sostanza,vogliono avere controllo totale...

naotodate76 ha detto...

Un attimo le major sono state colpite durissimamente dalla rete e dal fatto che la gente di fatto ormai compra pochissimi cd perche' tanto nella rete si trova tutto e si puo' scaricare tutto quindi si son trovate a dover tagliare sui costi e cosa si taglia: i piccoli clienti come i negozietti , si taglia nel produrre la muscia di nicchia o comunque che genera poche vendite e si punta tutto su cio' e chi puo' vendere...ho visto anche io piccoli negozietti da cui andavo dover chiudere perche' non vendevano piu' nulla e guarda caso tutto questo ciclo e' iniziato piu' o meno a meta' anni '90 con l'esplosione della rete...so che puo' sembrare un discorso in difesa delle majors ma non lo vuole essere per me e' semplicemente l'analisi di un effetto domino generato dalla crescita della rete.