sabato 17 ottobre 2009

Miles Davis - Bitches Brew (1969)

5 commenti:

Michele Filippi ha detto...

miles davis, bah non ha fatto alcuna innovazione nel jazz....era una persona banale e socievole..un idiota musicalmente parlando...

brazzz ha detto...

starai scherzando immagino..magari tante volte son state discutubili,ma che sia stato un innovatore,fin dai primi anni 50..mi pare incontrovertibile

Michele Filippi ha detto...

brazzz
dai non potrei scrivere seriamente frasi simili...stiamo parlando di una leggenda assoluta del jazz.
sebbene io non vada pazzo per il jazz, ma lo preferisco di gran lunga al blues, che trovo ripetitvo a dir poco..

brazzz ha detto...

avevo scritto che immaginavo scherzassi..a me il blues delle origini,quello con una voce solista e una chitarra piace molto..chiaro,a dose omeopatiche,ma mi affascina..e poi,in fondo,tutto è nato da quei pochi accordi,da quello spirito che faceva sì che mediante quelle poche note ci si potesse esprimere,si potesse cercare la libertà..

Michele Filippi ha detto...

ok, il blues del delta del mississipi era ricco di fascino, era molto spirituale, la storia di "robertino gionson" è a dir poco leggendaria, il patto con il berlusconi..ecc..però il blues in genere mi da la sensazione che sentiti i 2, 3 brani più celebri, hai sentito tutto.